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Rivoira e innovazione agroalimentare: agricoltori e ricerca insieme nel progetto GUARDIANS

Incontro a Rivoira – 4 dicembre 2025

Il 4 dicembre si è tenuto il secondo incontro tra un gruppo di agricoltori della comunità di Rivoira (frazione di Boves, CN) e i partner del progetto europeo GUARDIANS, che coinvolge M.I.A.C. – Polo AGRIFOOD di Cuneo, Fondazione LINKS e Politecnico di Torino. Un appuntamento nato per portare innovazione agroalimentare, tecnologie digitali e strumenti pratici direttamente alle aziende agricole del territorio.

Durante il confronto si è parlato di soluzioni digitali per gestire irrigazione e malattie delle colture, e dei sensori per il monitoraggio dell’umidità del terreno già installati in diverse aziende locali. Gli agricoltori hanno condiviso esperienze, criticità e bisogni concreti: un contributo fondamentale per adattare la tecnologia alla realtà quotidiana dei campi.

 QUALI SONO GLI OBIETTIVI DEL PROGETTO?

Il progetto punta a rispondere a un’esigenza chiara: rendere più semplice e sostenibile la gestione delle colture in un contesto climatico sempre più imprevedibile. La soluzione sviluppata dai partner è una piattaforma digitale connessa a sensori di campo, in grado di restituire dati utili in tempo reale. I primi risultati sono già arrivati: nell’estate 2025 sono stati avviati i test su 10 aziende agricole della zona di Rivoira, con indicatori che stanno aiutando gli agricoltori a ottimizzare irrigazione e interventi agronomici.

La sperimentazione proseguirà anche nella prossima stagione con nuovi sensori e ulteriori sviluppi della piattaforma, che permetteranno di monitorare diverse colture – mais, patate, fagioli, fragole e mirtilli – e supportare scelte più mirate e sostenibili. I dati raccolti saranno preziosi per migliorare la gestione delle colture locali e affrontare le sfide future con strumenti più precisi ed efficaci.

Rivoira è uno dei sei siti pilota europei di GUARDIANS, coordinati dal M.I.A.C. – Polo AGRIFOOD: un riconoscimento importante per il territorio e per la sua comunità agricola, che diventa protagonista di un percorso di innovazione concreto e condiviso.

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